I'M SO HAPPY TO SEE YOU : )

Ciao! Sono Ilaria, sono riccia e, come i miei capelli, un po' anomala.

Da piccola passavo la maggior parte delle mie estati in campagna, a casa di nonna. Ero libera di sporcarmi le mani ovunque: di rosso mentre raccoglievo i lamponi e le fragole, di giallo mentre schiacciavo le patate per fare gli gnocchi, di verde quando raccoglievo la menta nell’orto e di azzurro quando bagnavo le piante di oleandri. 

E forse proprio tra i colori della campagna monferrina mi sono innamorata della creatività e l’ho fatta divenire una mia fedele compagna.

A Torino mi sono laureata in laureata in Architettura per la sostenibilità ma non ho mai fatto l'architetto, al contrario ho insegnato, ho lavorato a progetti architettonici-culturali e poi sono entrata in STT, l’azienda metalmeccanica di famiglia.

In STT (senza Pink) ho sempre detto di non volerci entrare, in realtà sapevo che prima o poi mi ci sarei trovata dentro, lo so da quando mio padre mi accompagnò nel 2001 nel fabbricato che fece costruire per la nuova sede della sua azienda ed io decisi di misurare la metratura dell'area produttiva in un modo del tutto non convenzionale: in passi saltellanti. E così in STT ci sono entrata per davvero nel 2015 come responsabile HR e responsabile SGQ, chiudendo le porte ad una vita estrosa.

Nel 2020, maturata una certa esperienza in azienda, e convinta di voler portare avanti i sogni ed i progetti di mio papà senza dover rinunciare ai miei, ho chiamato a rapporto la mia fedele compagna di sempre ed ho immaginato la mia rinascita.

Rinascere è possibile rimanendo nello spazio tra l’attesa, la fragilità ed il coraggio. 

Ho atteso cinque anni, mi sono sentita di vetro tra i mille dubbi che mi attanagliavano e poi, con il coraggio delle proprie scelte, ho squarciato i muri del mio ufficio ed ho iniziato a trasformare me stessa e parte del mio lavoro.

Il mio salto verso una nuova vita e nuovi orizzonti è traducibile in una sola parola: STTpink.

STTpink

Con l’impazienza delle mani frementi di tatto sono rinata ed ho fondato il mio brand; l’ho chiamato STTpink e poi gli ho dato delle regole base e dei principi fondanti, l’ho fatto crescere con le cose in cui credo, con i miei valori ed i miei perché.

Alla fine ho capito che STTpink non aveva il mio nome ma era la cosa più simile ad Ilaria che avessi mai visto.

In STTpink ho iniziato a sporcarmi le mani di nero e di particolari meccanici: sgrasso, pulisco, dipingo, sabbio, intreccio, pinzo, taglio e annodo per trasformare e far rivivere gli sfridi della meccanica. Prendo gli scarti di fabbrica e li dipingo di un messaggio rosa, perché meccanica e bellezza si possono abbracciare per riflettere un messaggio che ha il sapore dei sogni e delle rinascite.

E così il mio lavoro non è solo più con i piedi sotto una scrivania, ma è diventato anche madido della creatività che abita il bancone del mio lab, un bancone dove i bulloni divengono eco-gioielli alla faccia degli stereotipi.

Sono convinta che la bellezza della rinascita si nasconda tra le pieghe di tutti i giorni e con la mia creatività voglio cercarla, farle spazio, renderla visibile.

Be*YOU*tiful

In accordo con la filosofia del brand del “riciclare tutto, soprattutto i clichè”, le modelle che indossano i miei gioielli sostenibili e che trovate su questo sito e nelle mie pagine social, non sono delle modelle vere e proprie ma semplicemente io e le mie due più care amiche: Beatrice e Nicole. Non modelle dunque, ma donne vere che rappresentano al meglio S.T.T.pink: un brand trasversale per tutte le donne, tutte le loro rinascite e tutte le loro unicità.